Il sottosuolo è costituito da materiali che presentano forti variazioni di volume al variare del loro contenuto d'acqua. Esaminando i grafici relativi all'umidità naturale si evince che il terreno di fondazione ha subito processi di ritiro e rigonfiamento. In particolare gli spessori interessati da tali fenomeni sono di almeno tre metri in corrispondenza del saggio n. 1 (spigolo posteriore sinistro del fabbricato) e di almeno quattro metri in corrispondenza del saggio n. 2. (spigolo anteriore destro). Per meglio comprendere la situazione si faccia riferimento all'allegato
"Andamento dell'umidità in rapporto alle fondazioni" dove sono stati sovrapposti i grafici relativi all'umidità ed una sezione del fabbricato, fondazioni comprese, riferiti alle quote effettive del terreno di monte e di valle. Si nota che il valore dell'umidità nei due-tre metri al di sotto delle fondazioni risulta sensibilmente diverso fra monte e valle. Inoltre è chiaro come l'essiccamento sia assai maggiore a valle dove lo spessore di terreno a protezione delle fondazioni è inferiore. Si deve anche tener presente che l'area di sedime del fabbricato, al contrario del cortile, non subisce apporti diretti di acqua e quindi è soggetta sostanzialmente ad un progressivo essiccamento con conseguente ritiro. E' dunque evidente che le fondazioni del fabbricato insistono su strati di terreno soggetti a ritiro e rigonfiamento in funzione delle naturali variazioni di umidità e che tali fenomeni, essendo necessariamente disomogenei, provocano sollecitazioni che la struttura del fabbricato non è in grado di assorbire senza lesionarsi. A ulteriore riprova di quanto affermato, preme segnalare che i primi di maggio 2009, durante il sopralluogo preparativo delle indagini geotecniche, abbiamo potuto rilevare una notevole riduzione dell'apertura delle lesioni sul muro esterno posteriore rispetto al dicembre 2008, segno inequivocabile dell'avvenuto rigonfiamento dei terreni. In conclusione, visto il quadro fessurativo, viste le caratteristiche del terreno, vista la distribuzione dell'umidità in profondità e verificata la vistosa chiusura delle lesioni nel periodo invernale e primaverile, ritengo che il quadro fessurativo del fabbricato sia dovuto essenzialmente ai movimenti indotti dal ritiro e dal rigonfiamento dei terreni di fondazione in relazione al loro contenuto d'acqua.